Senigallia, la spiaggia di velluto
Buongiorno a tutti!!!!!!!
Sono nella mia “bella Italia” a Senigallia in provincia di Ancona, nella Marche. Non ho potuto resistere all’impulso di scrivere un articolo in italiano e quindi eccomi qui 🙂 a narrarvi di questa cittá.
Beh, per chi mi conosce bene sa che questa é la mia cittá, quella in cui sono nata e cresciuta prima di decidere di viaggiare per il mondo e spostare la mia base a Londra.
Senigallia viene spesso definita sulle guide turistiche come “una ridente cittadina di mare” che, diciamo, condivido anche se forse la parola ridente suona un po’ artefatta. Senigallia é una cittadina di circa 50.000 abitanti, prettamente turistica, con 12 chilometri di quella che viene definita la “spiaggia di velluto’. Devo ammettere che é una cittá molto carina, a misura d’uomo, senza molto stress, con un centro storico rinascimentale molto suggestivo. Nei piu’ dei 20 anni che ho vissuto all’estero ho assistitito a tutte le sue trasformazioni che sono state per lo piu’ positive.
Partendo da un po’ di storia della cittá, posso ricordare che Senigallia (in dialetto S’nigaja) é stata fondata alla fine del 300 a.C. dai Galli Senoni che, con il loro capo tribú Brenno, si erano stanziati in questa regione e in questa cittadina in particolare, per preparare l’attacco di Roma. Senigallia diventó poi colonia romana, fu saccheggiata dai Longobardi con il loro re Alarico intorno al IV secolo e rimase poi sotto il dominio bizantino fino alla fine del XIV secolo quando il papa Gregorio IX decise che poteva essere riutilizzata come postazione di avvistamento sul mare. A quel tempo Senigallia non era altro che un piccolo borgo arroccato intorno ad una rocca romana nel mezzo di una palude salmastra e poco salubre. Gregorio IX ordinó una bonifica del territorio e piano piano la cittá comincio’ a rifiorire nel XV secolo, sotto la famiglia riminese dei Malatesta. Successivamente Senigallia continuó ad espandersi sotto la famiglia dei Malatesta e dei Della Rovere sia da un punto di vista architettonico che urbanistico, arricchendosi di importanti edifici e nuove zone.
Nel XVIII secolo la fiera di Senigallia chiamata anche “Fiera della Maddalena” divenne il fulcro principale dello sviluppo grazie al commercio del libero scambio che per piu’ di 150 anni permise a Senigallia di diventare il punto di incontro dei commerci e della cultura delle nazioni levantine e del centro Europa.
Nei primi decenni del ‘900 invece Senigallia si afferma come citta’ balnerare e turistica. La famosa “rotonda di Senigalia”, costruita sul lungomare di Levante nel 1933, diventa il simbolo della citta’.
Ci sono molte cose che potete fare a Senigllia, girare per la cittá e visitare le sue bellezze architettoniche, farvi un buon caffé al bar, un aperitivo prima di pranzo o di cena o fermarvi in uno dei tanti ristoranti, al mare o in cittá. Inoltre, per chi ha tempo, i dintorni di Senigallia possono offrire un altro spunto sia per visitare delle cittadine caratteristiche che per scoprire nuovi posti dove poter mangiare. This is Italy….siete nella patria della buona cucina e del buon vino e quindi…vale la pena approfittarne!! 🙂
Per cominciare possiamo fare una “vasca” per il Corso 2 Giugno. Fare una “vasca” significa fare un giro per il Corso 2 Giugno, che é chiuso al traffico. Qui potete fermarvi a fare un caffé o un aperitivo in uno delo localini o bar oppure fare shoppping nei negozi o semplicemente passeggiare e incontrare gente. Il corso sin da quando ero una studentessa anche io (cioé qualche anno fa…:) é sempre stato visto come il posto di ritrovo per i ragazzi della citta’ che il pomeriggio si incontrano per fare due chiacchiere o mangiare la pizza.
Il centro di Senigallia ha anche dei bellissimi monumenti architettonici da visitare. Possiamo partire dalla piazza della Rocca Roveresca, con la fontana dei leoni e il palazzetto Baviera.
La Rocca Roveresca
La Rocca Roveresca é un complesso architettonico frutto di diverse fasi costruttive succedutesi nel corso dei secoli a partire dalla prima torre difensiva di epoca romana. Successivamente fu ampliata sotto la famiglia dei Malatesta e poi modificata nel periodo rinascimentale la cui ristrutturazione predomina sugli altri stili. La sua struttura attuale é dovuta alla volontá di Giovanni Della Rovere, Signore della città dal 1474 al 1501. L’edificio venne per alcuni anni adibito a casa di pena e successivamente affittato alle suore del Protettorato di San Giuseppe, a ricovero e cura dell’infanzia abbandonata.
La rocca e’ ora uno dei simboli di Senigallia, aperto al pubblico e adibito spesso a destinazione museale.
Alla destra della maestoso rocca roveresca si trova il Palazzetto Baviera, una vecchia casa del trecento che venne restaurata nel 1474 da Giovanni Giacomo Baviera. Da visitare sono le cinque sale del primo piano con degli stucchi realizzati da Federico Brambani e raffiguranti la storia dell’umanitá con episodi della guerra di Troia, le fatiche di Ercole, scene del vecchio testamento, della Roma Repubblicana e Imperiale.
I Portici Ercolani
I portici Ercolani sono delle monumentali arcate in marmo bianco che sorgono sulla riva destra del Fiume Misa, un tempo sede di rappresentanze dei mercanti stranieri che un tempo usavano il porto di Senigallia per gli scambi commerciali con lo Stato Pontificio. I portici si estendono dal foro annoinario fino al ponte che dalla piazza del Duomo porta alla zona dello Stadio, a nord della cittá per mezzo di 126 aracate di pietra d’Istria.
Foro Annonario
Foro Annonario: imponente testimonianza del neo classico marchigiano, costruito nel 1837, su disegno dell’architetto senigalliese Pietro Ghinelli, progettista di teatri. Questo edificio era adibito come mercato alimentare della città con una grande pescheria coperta. Di recente il foro e’ stato restaurato ed è ora un luogo stupendo. Nel foro annonario vengono ospitate diverse manifestazioni soprattutto in estate, grazie anche alla sua forma simile a quella del teatro. Sotto il foro ci sono diversi locali dove fare l’aperitivo e/o mangiare un gelato. Per citarne alcuni Il caffé Ghinelli in onore dell’archietetto del foto stesso e altri.
Chiesa della Croce
A pochi passi dal corso e dal foro annonario, quasi nascosta, potete ammirare una delle chiese piu’ belle della cittá, la chiesa della Croce. Questa chiesa fu costruita nel 1609, probabilmente su progetto dell’architetto Muzio Oddi per la Confraternita del Sacramento e della Croce da Girolamo Marini da Barchi. La facciata é sobria e per questo non cattura subito l’attenzione. Sulla porta di ingresso sono incise le parole di ammonimento di Sant’Agostino: “Erigis et fugit a te humilias te et venit ad te” - “se ti esalti, il Signore fugge da te, se ti umili viene da te”. L’interno invece puo’ lascarvi veramente stupiti poiche’ la chiesa é in stile barocco, sfrazosa e con pareti riccamente decorate da rivestimenti in legno dorato. La chiesa é composta da un altare principale e sei altari laterali con opere del ‘600 e ‘700. Nella chiesa si possono ammirare un fondale di Barocci, una statua del Cristo morto realizzata in legno e datata XVII secolo piu’ 4 opere del pittore senigalliese Giovanni Anastasi.
Piazza Garibaldi e la Chiesa del Duomo
Piazza Garibaldi (per intenderci quella davanti alla chiesa del Duomo e denominata dalla maggior parte dei senigagliesi come piazza del Duomo) é stata da poco ristrutturata e devo ammettere che il risultato finale é veramente eccellente. La piazza era precedemente utilizzata come parcheggio e, il giovedi mattina, come spiazzo per il mercato cittadino. Invece ora la piazza é uno spazio aperto, immenso, che ricorda quasi la citta ideale rinascimentale conservata ad Urbino.
Questa piazza, voluta dal Papa Lambertini, fu realizzata a metà del ‘700 per dare più spazio alla grande fiera internazionale per cui Senigallia era famosa.
Sul lato ovest della piazza sorge la Cattedrale, una classica Basilica a croce latina a tre navate, con la facciata fatta costruire nell’800 dal Papa di Senigallia Pio IX e, sul lato opposto alla cattedrale, si trova l’Auditorium di San Rocco. Su lato nord si trova invece la pregevole facciata porticata del Palazzo Micciarelli, noto come la Filanda, dove generazioni di donne e bambine lavorarono duramente la seta.
La chiesa del Duomo si affaccia su questa piazza. Il Duomo é suddiviso in tre navate su pianta a croce latina con un’imponente facciata neoclassica.
Spero che questo post vi si piaciuto….presto scriveró anche dei locali e della vita notturna di Senigallia…..see you soon!!!!!!!